Welfare

Colloqui intimi, una lezione dall’Albania

Li chiamano “colloqui intimi”, perché è l’unico momento in cui si ritrovano ad avere qualche momento d’intimità con la propria compagna. In Albania una legge li autorizza, ma...

di Ornella Favero

Li chiamano ?colloqui intimi?, perché è l?unico momento in cui si ritrovano ad avere qualche momento d?intimità con la propria compagna. In Albania, come in moltissimi altri Paesi, una legge li autorizza, ma nonostante nel suo testo non vi sia alcuna distinzione di genere tra detenuti che possono beneficiarne, in realtà alle detenute non è mai stato permesso di fare i colloqui speciali, per ?il pericolo? che le donne corrono di rimanere incinte. Ora però, dopo sessant?anni di applicazione della norma, anche le detenute hanno la possibilità di usufruire degli incontri intimi in carcere. A rompere il ghiaccio è stata Marinela Soto, la direttrice del carcere di Tirana, che dal marzo del 2006 ha autorizzato le detenute del reparto femminile ad incontrare i propri mariti o compagni in un stanza creata apposta per questo scopo. In Italia invece niente. Ed è proprio un detenuto albanese, Elton Kalica, a esprimere nel modo più brutale e più efficace la sua rabbia per una privazione che non ha nulla di umano: «Tutti sogniamo un amore vero, ma secondo me quando uno esce fuori dopo anni di carcere non va a cercarsi, perché non ne ha il tempo, una donna di cui innamorarsi, va a cercarsene una per recuperare il tempo perso, in pratica per fare sesso e basta. Il contatto fisico con una donna non è un bisogno secondario».

Qui reggio emilia
Parte a Reggio Emilia l?iniziativa La Pulce al museo, un progetto destinato a formare nuove figure professionali nel campo del restauro archeologico. Un gruppo di detenuti è stato autorizzato a uscire dalla Casa circondariale per seguire l?iter formativo nel Museo di Reggio Emilia, lavorando fianco a fianco con specialisti del settore. Il percorso di studio parte dalle conoscenze di base della storia e dell?archeologia della Reggio romana, per poi trattare le tecniche dello scavo archeologico e della musealizzazione ed esposizione al pubblico. Le ditte che collaborano al progetto prevedono anche una possibile assunzione.


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